#report e la #gabanelli mi rincuorano sempre perchè ogni volta mi danno certezze e conferme, perchè sciolgono ogni mio dubbio, rafforzando la mia convinzione su alcune patolologie della nostra democrazia.
Ad agni modo è ormai chiaro che:
- la Calabria non è la prima, non è l'ultima, non è la sola,
- l'Italia è una Repubblica fondata sul conflitto di interesse,
- negli appalti pubblici, dallo sport alla sanità, dalle energie alla cooperative, l'unità d'Italia è consolidata e non c'è Lega che tenga,
- la carriera politica presuppone ineluttabilmente la tua adesione al circo magico, consentendo gli affari di alcuni, alimentando le clientele con la gestione della cosa pubblica, riescire a controllare le pubbliche commesse...fanculo i problemi del Paese.
- avere un parente in Questura o in Magistatura, meglio se al Tar, è provvidenziale e ti risolve un mucchio di problemi.
Insomma, gira vota e riminìa, vuoi vedere che l'unica repubblica fondata sul lavoro è la mia "repubblica canara" ? E che raccogliere e smaltire le deiezioni dei miei cani è occupazione più proficua e pulita che provare a cambiare la politica, il PD e coloro che lo tengono in ostaggio per i loro affari privati?
Di sicuro, questo posso garantirvelo, l'argomento "deiezioni" è il meno vomitevole e maleodorante di qualunque altro di cui si è parlato.
lunedì 22 dicembre 2014
lunedì 15 dicembre 2014
Anno nuovo, vita nuova. Il Cronoprogramma del mio 2015
Stazione dei Carabinieri di Nocera Terinese
M.llo Massimiliano Pezzi
Al Sindaco del Comune di
Nocera Terinese
Geom. Gaspare RoccaSindaco.noceraterinese@asmepec.it
Protocollo.noceraterinese@asmepec.it
Al Responsabile del SERVIZIO VETERINARIO di
Catanzaro-Lamezia Terme
Dott.ssa Angelina Esposito
Via S. Miceli88046 LAMEZIA TERME (CZ)
Protocollo@pec.aspe.cz.it
Guardie
Ecozoofile - RAGGRUPPAMENTO REGIONALE CALABRIA
Viale Stazione, 9 - Fraz. San Pietro Lamentino
- 88046 Lamezia Terme (CZ)Resp. Facente Funzioni: Dott. Luca TORCASIO
rrcalabria@vigilanzafareambiente.it
CORPO FORESTALE DELLO STATO
Via
Canonico Francesco Adamo88047 NOCERA TERINESE (CZ)
Ispettorato.generale@pec.corpoforestale.it
Resp.: Dir. Paolo Ottocalli
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DISTACCAMENTO OPERATIVO MONTI REVENTINO TIRIOLO E MANCUSO
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ARPACAL
Via Lungomare - Località Mosca (Zona Giovino - Porto)
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protocollo@pec.arpacalabria.it
Amministrazione provinciale di Catanzaro,
In persona del Presidente in carica
Piazza L. Rossi - 88100 CATANZARO
poliziaprovinciale@provincia.catanzaro.it
poliziaprovinciale@provincia.catanzaro.it
la sottoscritta Fernanda Gigliotti, nata a Nocera Terinese il 14.04.66 ed ivi residente e domiciliata in via Santa Caterina n° 162, con la presente da valere ad ogni effetto di legge,
DENUNCIA
Lo stato di grave abbandono in cui versa il territorio che si estende lungo la Strada Provinciale 163/1, a partire
da Bivio Brace fino dopo il ponte crollato sul Fiume Savuto, nelle contrade Marina Ventura, Marina Savuto e San Giuseppe.
A nulla vale la presenza costante
della sottoscritta, che ivi ha un
piccolo appezzamento di terreno, peraltro dotato di sistema di
videosorveglianza, e di pochi altri proprietari di buon volontà, poiché l’assenza
da parte delle autorità preposte al
controllo è totale e rende impossibile ogni “civica” e “civile” azione da parte
nostra.. Anzi la nostra azione non viene
vista come una difesa del bene comune, ma come sfida al controllo del
territorio da parte di alcuni senza, peraltro, avere dalla nostra parte le
forze di polizia che, al contrario, si concentrano piuttosto sul fatto che io
ho nel mio recinto 12 cani (non per mia scelta) o che pulisco da arbusti e
sterpaglie il ciglio stradale, benchè non di mia proprietà, con ciò garantendo il deflusso delle acque
piovane e magari anche impedendo incendi nei mesi estivi.
Del resto dopo il crollo del ponte
sul Savuto la zona medesima si pone come “zona di mezzo” per diverse attività lecite od illecite che vanno dall’abbandono di animali
domestici, all’abbandono di rifiuti solidi urbani e anche pericolosi per salute
pubbliche, oltre che “zona di mezzo” per il traffico e lo sfruttamento della
prostituzione e dei lavoratori in nero, italiani e immigrati. Un reticolo di
strade e stradine che consentono, infatti,
nonostante il crollo del ponte
sul Savuto, il collegamento della provincia di Catanzaro con quella di Cosenza,
con l’entroterra transitando dal porto di Campora San Giovanni direttamente
alla SA/RC, con imbocco da San Mango d’Aquino, attraverso la via della
Galassa, senza passare davanti a nessun
centro abitato e a nessun posto video
sorvegliato.
Ma senza volere inoltrarmi, in
questa sede, in ipotesi di reato e in scenari suggestivi, di cui possiamo solo
ipotizzarne l’esistenza, e volendomi
limitare alle cose che constano direttamente alla vista di chiunque, vi è che il ciglio della strada provinciale 163/1, a
ridosso delle scarpate, nel greto del fiume Grande e del Fiume Savuto, lungo la
stessa carreggiata, si abbandonano e si ammassano rifiuti di ogni tipo, dalle
gomme usurate, alle lastre di eternit, ai rifiuti solidi urbani, ai residui di
lavorazioni edilizie ad altro non meglio identificato scarto di lavorazaione. L’abbandono degli animali domestici
indesiderati, maggiormente cuccioli di cani e di gatti, è una crudeltà antica e illegale che dura da diversi anni e che ha costretto la
sottoscritta e qualche altro proprietario, a
subire l’imposizione di un numero indeterminato di cani nel proprio
terreno, dei quali ci si prende cura per
umana pietà.
Il fenomeno, tuttavia, è diventato spaventoso per dimensione. Tanto da apparire,
orami, insostenibile e non controllabile
dai pochi privati di buona volontà ivi
presenti, seriamente preoccupati non solo dell’incolumità del proprio
territorio, ma anche della sicurezza
della loro proprietà, dei loro beni , della loro stessa incolumità fisica.
I fatti di cui è denuncia, inoltre, appaiono essere
sempre più generati da un
comportamento doloso, frutto di un
ragionamento cinico e calcolato,
scientemente finalizzato o a mantenere traffici leciti ed illeciti di
chissà quale natura, e anche all’abbandono dei cuccioli e della spazzatura,
esattamente sotto il bivio Brace e nel fiume Grande per chi viene da Nocera/Falerna e nei pressi del ponte di Savuto per chi
proviene da Campora San Giovanni o da San Mango D’Aquino, quindi dalla SA/RC. L’avere
posizionato, infatti, un sistema di
video sorveglianza di fronte la mia abitazione, è servito solo a dirottare il
transito sulle stradine interpoderali e a spostare l’abbandono di cuccioli e di
spazzatura immediatamente prima della mia abitazione, sia con provenienza
Noera/Falerna che con provenienza Campora/San Mango d’Aquino.
Ad ogni modo non può essere passata
inosservata a nessuno di Voi, delle vostre pattuglie, dei vostri
controllori, che:
-
a meno di 100
mt dal Bivio Brace con direzione di marcia verso il ponte Savuto,
sostano da oltre 20 giorni (e per l’ennesima volta nel corso degli ultimi mesi)
diversi sacchi di spazzatura sia sul
ciglio della strada che sulla
carreggiata, rendendo insicura la stessa circolazione stradale. Ivi sono stati
abbandonati, inoltre, diversi cuccioli,
molti dei quali investiti dalle macchine di passaggio, e da me tolti dalla carreggiata per evitarne
loro spappolamento sull’asfalto. Anche oggi è stata tratta in salvo una piccola
meticcia di pochi mesi da me soccorsa in data odierna e salvata da morte certa;
- -
poco più sotto, esattamente nell’accesso a
quella parte di territorio che è stata destinata ad area di smaltimento e
deposito dei lavori sulla SA/RC, insistono cumuli di non meglio identificati
rifiuti.
- -
a poche centinaia di
metri ancora, probabilmente nello
scorso fine settimana, sono state abbandonate
nel greto del Fiume Grande, orientativamente sulla riva opposta all’insediamento dell’azienda
Mastroianni, diversi quantitativi di rifiuti la cui entità, natura, consistenza,
provenienza e pericolosità è tutta da accertare, sempre che la piena non li
porti direttamente a mare nel giro di poche ore..
Il territorio è, malgrado tutti Voi
e tutti noi, completamente abbandonato a se stesso.
E a nulla serve sporgere denunce
contro ignoti, se non intasare gli Uffici della Procura della Repubblica .
Urge a questo punto, una diversa e
rapida modalità di riappropriazione del controllo del territorio
stesso con un’azione di coordinamento congiunta affinchè si possa arginare un
fenomeno di rischio sociale e ambientale pericolosissimo.
Personalmente ho già realizzato un
impianto di video sorveglianza che ho messo a disposizione delle forze di polizia ma, come già detto, in
molti hanno trovato il modo per riprendere vecchi e consolidati traffici senza
passare davanti alle mie telecamere.
Credo a questo punto che non è
rinviabile sottoporre le vie di accesso a quest’area, delicata e strategica per
molte attività, sotto stretta video
sorveglianza con l’applicazione di telecamere lungo il perimetro e nei posti
chiave che avrei già, in buona parte individuato: Bivio Brace,
Ponte fiume Grande, insediamento
produttivo della Ditta Tommaso Mastroianni, ingresso dell’azienda agricola
Ventura e accesso al Piano di Terina, Ponte
Fiume Grande, stradine
interpoderali e punti si scambio.
La sottoscritta e qualche altro
proprietario sarebbe disponibile a contribuire alla realizzazione, previo
incontro urgente con le autorità in epigrafe.
E voi?
Se ci siete, se siete
d’accordo, se vi siete scocciati di fare ispezioni e sopralluoghi
senza mai beccare nessuno con le mani nel sacco (salvo qualche d’uno di noi a
potare i propri alberi o a pulire i propri confini dai rovi e multarli per
questo), se ritenete che è più economico e fruttuoso controllare il territorio
in tal modo, piuttosto che impiegare uomini e mezzi inutilmente, dateci la
possibilità di continuare ad essere cittadini animati da buoni propositi e
impegnati nella difesa del nostro territorio, del bene comune, della salute pubblica,
della tutela ambientale, degli animali. Fin da ora Vi informo che, stante lo stato di esasperazione in cui ormai mi trovo,
supportata solo da qualche altro cittadino che oggi si trova nella mia stessa
situazione di solitudine, nel caso in
cui a tale denuncia non dovesse far
seguito una immediata convocazione da parte di qualcuno
di Voi di un coordinamento di tutte le forze di polizia in indirizzo, nonché dell’amministrazioni interessate, oltre che
delle persone coinvolte, me compresa, per
quanto mi riguarda dal 2 gennaio 2015,
avendo dovuto rinunciare ai miei diritti di cittadina, abdico ai mie doveri corrispondenti e comincerò a farmi giustizia
da sola a costo di passare i prossimi giorni della mia vita a raccogliere
spazzatura e cuccioli abbandonati.
Ma sappiate che porterò tutto e tutti sulle vostre scrivanie.
Trattasi né di
minaccia né di promessa, ma di crono programma.
Nocera Terinese, 15 dicembre 2015
Fernanda
Gigliotti
giovedì 11 dicembre 2014
La Calabria da Bere in una Italia in coma etilico
Non riusciamo proprio ad essere normali.
Wanda Ferro, candidata Presidente alle ultime regionali per il centro destra, non entra a far parte del Consiglio Regionale Calabrese, esclusa per legge regionale.
E' come affermare il principio secondo cui che la minoranza non ha diritto di essere rappresentata in consiglio dalla persona che ne ha incarnato il progetto politico.
Una evidente e stridente contraddizione, oltre che una incostituzionalità manifesta della legge.
Nel merito Wanda Ferro, ha militanza politica e competenza amministrativa almeno quanto Mario Oliverio. Ma ha pagato il prezzo di essere l'unica faccia presentabile nel centrodx del dopo Scopelliti e un consiglio regionale uscente, per massima parte suo nemico perché non confermato, l'ha punita con una legge elettorale capestro, figlia di una premeditazione evidente, adottata con le correzioni imposte dal governo Renzi (colpose, dolose, dovute?) a pochi giorni dalla convocazione dei comizi elettorali.
Dopo il crollo del modello reggio, di pochi mesi preceduto dalle dimissioni di Traversa da sindaco di Catanzaro, che non aveva voglia alcuna di fare il caporale di Scopelliti , era chiara e certa solo una cosa nel cdx: che la leadership morale e politica di "quella parte" sarebbe stata naturalmente di Wanda Ferro.
La stessa Ferro che rinunció ad entare in giunta regionale quando le venne chiesto e che ha condotto una battaglia elettorale seria e severa, sopratutto con se stessa, cercando di fare tabula rasa, e in parte riuscendoci, nelle sue liste, dicendo no a molti impresentabili che sono stati in gran parte accolti, invece, nelle liste a sostegno del nostro Presidente.
A Wanda Ferro esprimo solidarietà e sostegno dalla mia posizione di sua oppositrice politica, e offro la mia disponibilità a condividere, sia legalmente che politicamente, la sua battaglia contro una legge elettorale che viola il diritto della minoranza di essere rappresentata dal proprio candidato di coalizione.
Una legge elettorale capestro, assunta di fatto in un semestre bianco del consiglio regionale, la cui applicazione letterale, ancorché incontestabile, non si traduce in una sanatoria di un vulnus costituzionale enorme.
E forse sarebbe il caso di imporre che leggi come quelle elettorali, incidendo sul diritto di rappresentanza e sull'esercizio e difesa del metodo democratico costituzionalmente previsto, fossero assunte da un Consiglio Regionale con pieni poteri, legittimo nella costituzione e nella rappresentanza, con una maggioranza qualificata degli aventi diritto al voto e non dei presenti alla votazione.
Questa invece è stata voluta e votata il 19 settembre dal centrodestra con la complicità del centrosinistra complice e consociativo, presenti in un consiglio di fatto commissariato, con un Presidente di Giunta decaduto, un Presidente facente funzioni non elettivo e, comunque, tutti alla fine di un mandato.
Sarebbe come affermare che il Presidente della Repubblica uscente possa, nel semestre bianco, promulgare una legge assunta a maggioranza, nella quale stabilisca termini e modalità di nomina del suo successore.
Qui in Calabria, noi facciamo così: abbiamo affidato la legge "ari scarpari.
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