#PolpetteAvvelenate #ACHTUNG #Amantea
C'è chi si prende la multa per dare da bere ai cani e chi passeggia indisturbato per averli avvelenati! L'Italia del diritto a fisarmonica.
Accade ad Amantea, ridente cittadina affacciata sul mar Tirreno.
Si avvisa la cittadinanza, le forze politiche, la polizia giudiziaria e il sindaco di Amantea, che vi è il fondato timore che ci sia qualcuno che, come già accaduto, cerca di avvelenare Osvaldo, mettendo in tal modo a rischio anche la vita di tutti i cani padronali della città.
Chi è Osvaldo? Lo abbiamo chiamato così, per gioco.
È un cucciolotto di taglia medio piccola che è stato bastonato e abbandonato.
Da diversi giorni ha scelto il centro storico di Amantea come sua dimora, dove qualche anima nobile gli dona da mangiare e da bere. Quando si fa sera va a dormire in una vecchia casa, dopo avere passeggiato e giocherellato con Max e Giugiú, due cani che sono stati, fino ad oggi, più fortunati di lui.
Ma il mondo è fatto anche di tante anime nere e Osvaldo, che non abbaia, non è aggressivo, è sano e pulito, non è amato da alcuni concittadini che, a quanto pare, lo vogliono far fuori con la classica polpettina.
Pare, pare, che oggi Osvaldo sia stato salvato da un amaro boccone dispensato da qualcuno in zona Municipio, davanti alla Casa Comunale.
Capisco che c'è la crisi e che il Comune ha grosse rogne da gestire, ma i cani abbandonati sono sotto la responsabilità e tutela del sindaco che dovrebbe preoccuparsene pagando profumatamente una retta giornaliera ad un canile pubblico o convenzionato.
È questo che volete?
Che venga rinchiuso in un canile per gravare ancora di più le casse comunali?
O per caso avete pensato di dispensare polpettine, per risolvere il problema alla radice?
Eppure c'è chi si preoccupa ed occupa di lui senza chiedere nulla.
Ma pare che non vada bene, che Osvaldo da li deve sparire.
A questo punto, se nessuno dovesse adottarlo, propongo e suggerisco al sindaco del comune di Amantea di autorizzarne l'adozione come cane di quartiere.
La sottoscritta provvederà a microcciparlo, vaccinarlo e provvedere al controllo del suo stato di salute, Maria Luisa continuerà a nutrirlo e a garantirgli un riparo, ricordando a tutti che avvelenare un cane è reato e che la videosorveglianza del comune deve essere messa a disposizione dell'autorità giudiziaria al fine di individuare i responsabili contro i quali, fin da ora, nel caso di malessere, maltrattamento, avvelenamento di Osvaldo o altro cane o gatto, fin da ora presento formale querela.
Fernanda Gigliotti
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