mercoledì 26 marzo 2014

Faccio l'avvocata ed in 20 anni ho capito di aver capito poco...

Non si finisce mai di imparare e oggi, dopo venti anni, ho capito che ho sempre sbagliato a svolgere la professione forense favorendo le transazioni, invitando le parti ad evitare il ricorso alle azioni giudiziarie superflue, cercando di ridurre i conflitti, i costi e di raggiungere l'obiettivo senza fare vittime e prigioneri. Ma con determinazione e risolutezza. Ovviamente sacrificando anche una parte del mio guadagno che, in caso di liti, cause e controversie giudiziarie, sarebbe stato di gran lunga maggiore. Alcune persone cui avevo consigliato la via della transazione bonaria, che si sarebbe potuta concludere ragionevolmente entro giugno/luglio di quest'anno, si sono rivolte ad un sindacato (forse pensando erroneamente di non dovere in tal modo pagare alcun onorario) per richiedere il pagamento di alcune spettanze stipendiali. Il sindacato li ha smistati presso un avvocato di sua fiducia che, senza nemmeno invitare la controparte a pagare in via bonaria le somme dovute, ha chiesto immediatamente al Tribunale l'emissione del decreto ingiuntivo, con distrazione delle spese legali in suo favore e con la pattuizione del pagamento aggiuntivo, questo a carico del lavoratore, del 10% sul lordo delle spettanze stipendiali. Che poi é pari al 20% sul netto. Il sindacato in sostanza ha fatto la sua parte con l'assistenza al lavoratore, affidandolo alle cure dell'avvocato amico, che a sua volta si fa il gruzzoletto a carico del datore di lavoro, colpevole di non disporre temporanemente di tutta la liquiditá necessaria per pagare tutti. Tutto senza preavviso e messa in mora. Questo é un esempio pratico di come alcune categorie sociali e alcune caste, riescono a speculare e ad arricchirsi anche in tempi di crisi, sopratutto in tempi di crisi, con piccoli espedienti.
Ma se il sindacato e il suo avvocato di fiducia vivono di questo, avventandosi come dei rapaci sulle prede in difficoltá, e portando a casa vittorie che lasciano spesso troppi cadaveri per strada, questi lavoratori che si sono rivolti a loro senza nemmeno la buona educazione di informare il datore di lavoro, hanno capito che hanno solo aggravato la posizione debitoria della loro azienda, che si trova in difficoltà per colpa di uno Stato che non paga i suoi debiti? Lo sanno questi signori che hanno solo raddoppiato il costo per l'imprenditore, senza anticipare ilmtempo del, loro incasso che non potrà in tal modo realizzarsi prima della fine dell'intera procedura espropriativa? E tutto questo pur sapendo che quel datore li avrebbe comunque pagati e che trattasidi quella persona che da oltre 25 anni ha consentito a molti di loro di uscire fuori da disoccuoazione e disperazione, di lavorare, guadagnare, sposarsi, farsi una famiglia, comprare casa, cambiare macchina, crescere i propri figli? Che senso ha distruggere quel che si é costruito insieme? È una triste guerra in cui non ci saranno vincitori ma vinti. A parte il sindacato e la parcella dell'avvocato.

http://www.facebook.com/fernanda.gigliotti.1


Nessun commento:

Posta un commento