Il segretario del PD Calabria auspica la candidatura di Gratteri a Presidente della Giunta Regionale, contro Scopelliti.
Io spero che Gratteri resista a questo ennesimo abbraccio mortale della politica, che dica no alla lusinga di Magorno
o di chi altri, e che inviti la sinistra calabrese a candidare alla
guida della Regione una proposta politica di cambiamento e non una
singola persona, un simbolo, una bandiera sotto la quale, all'ombra di
un'antimafia istituzionale, sdoganare impresentabili e conservare un posto al sole a chi non è in grado di fare sintesi.
Sarebbe come ammettere che siamo talmente sforniti di materiale umano
(malgrado la funzione del partito e la sua stessa ragion d'essere sia
proprio quella di individuare, di formare e proporre classi dirigenti
competenti, libere ed autorevoli) che dobbiamo ricorrere ad un prestito
di onore, ad un avvalimento elettorale, come se la candidatura di un
magistrato fosse il salvacondotto di tutti, la garanzia di purezza
degli altri candidati.
Di sicuro Gratteri, come dimostrano i fatti
giudiziari, è molto più utile ai calabresi e all'Italia come
magistrato che come presidente di Giunta Regionale e, di sicuro, se si
candidasse, qualche narcotrafficante e qualche capobastone farebbe
anche i salti di gioia.
Ma la cosa che più inquieta di questa
proposta, ammesso che sia vera, è la recidiva mania della sinistra di
proporre le candidature di magistrati "anti-qualcosa", di icone
anticorruzione e antimafie, in Parlamento, nelle istituzioni, nei posti
chiave della pubblica amministrazione e del Governo del territorio,
come se costoro con la loro funzione e il loro ruolo non potessero
governare e amministrare già quel territorio, incidendo anche più
profondamente di quanto non potrebbe fare un Parlamentare, un
Presidente, un Assessore, una Giunta Regionale.
E' storia ormai
la candidatura del Violante antiterrorismo, quella di Di Pietro e
Casson anticorruzione, di Grasso antimafia ecc. ecc..
Se oggi candidiamo Gratteri contro Scopelliti ed il Mdello Reggio, per logica conseguenza dovremmo poi candidare la Boccassini contro il centrodestra e il berlusconismo.
Ma caro Renzi,
che Paese sarebbe quello in cui un magistrato come Gratteri trovasse
più gratificante, conveniente, incisivo, utile e produttivo, fare il
Presidente di una Giunta, piuttosto che perseverare nella propria
funzione, esercitando il proprio mandato, rappresentando il potere
Giudiziario?
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