Non bisognerebbe mai decidere sotto l'onda delle emozioni, soprattutto della rabbia, neanche votare. Ma se il sistema è bloccato da leggi elettorali scritte ad uso e consumo di una classe politica parassitaria e clientelare, forse non è più la rabbia il sentimento che muove un voto contro, ma l'umano istinto di sopravvivenza, per non essere vittime ad oltranza dell'intramontabile familismo amorale.
clicca per leggere tutto |
Nessun commento:
Posta un commento