lunedì 16 febbraio 2015

Figli (fedeli servitori dello Stato Padre Padrone, Tirrano ed Iniquo) e figliastri (quelli di secondo letto o altrimenti detti spuri, orfani di uno Stato mancato, tradito, offeso)


Auguro una felicissima settimana a tutti gli Ispettori del Ministero del Lavoro e alla Guardia di Finanza che da stamane sono alacremente all'opera per le vie e per le valli nei comuni e nelle contrade di Rio Bo.
Capisco che vi è  stato chiesto, e non potete esimervi,  di rimpinguare le  casse del nostro Erario  con qualche singola  e minuta multa in danno  delle piccole imprese, dei lavoratori autonomi, degli artigiani,  e cioè di quelle  poche aziende rimaste ancora in piedi  per orgoglio, grazie alla conduzione familiare  e che sono l'ultimo sospiro vitale di questo Paese e anche l'unico argine alla desertificazione dei nostri centri storici, delle nostre provincie.
Capisco anche che i vostri premi di produzione, i vostri stipendi, potrebbero passare dall'ammontare delle sanzioni andate a buon fine e  che portano la vostra firma nel verbale di accertamento.
Capisco e comprendo. Del resto tutti teniamo famiglia. 
Volevo però rammentarvi che l'esiguità dell'importo delle  multe e delle sanzioni amministrative comminate,  che anche in caso di palese ingiustizia suggerisce la non proposizione dell'opposizione, visto il costo per l'accesso alla Dea  Dike,  non è indolore e il dolore non guarisce, non passa decorsi i sessanta giorni dal pagamento.
Ma anima, fomenta, alimenta  quel sentimento di profonda ingiustizia e frustrazione che  assale i cittadini onesti, sempre più intristiti ed incaxxati,  che,  ancora, malgrado tutto, lottano per far dire a Renzi, il vostro attuale datore di lavoro,  nonchè nostro fedelissimo  dispensatore di serenità, che il 2015 sarà l'anno dell'Italia.
In attesa che l'anno dell'Italia arrivi e che si faccia vedere anche nel Paese di Rio Bo, cordialmente saluto.
Avv. Fernanda Gigliotti

https://www.youtube.com/watch?v=nb89DFXvBvs




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