Stare zitti e battere le mani è il motto per vincere e sopravvivere nel partito.
E così, dopo le deroghe regionali e le finte primarie dell'era Loiero, abbiamo assistito ai balletti provinciali e alle Parlamentarie truffa del 29 dicembre con le candidature di Camera e Senato per la Bindi, D'Attorre, Bruno Bossio, Stumpo, Censore, Magorno, Battaglia, Nicodemo Oliverio, Minniti, Lo Moro.
A seguire le nomine di sottogoverno, gli incarichi, le promozioni e gli avanzamenti di carriera per i sostenitori e i competitor minor.
Poi l'affidamento della segreteria regionale all'On.le Magorno che vince contro Canale candidato di Cuperlo.
Oggi Canale, già aspirante Segretario regionale in un congresso dall'esito scontato, nonchè candidato sindaco di Reggio Calabria che ha incassato una sconfitta che in nome e per conto del PD reggino, viene premiato per "i sacrifici" con la candidatura alle Europee insieme al renziano Pirillo e all'eterno evergreen Pino Arlacchi. Non ci resta che aspettare le candidature alle regionali per chiudere il cerchio magico e per vedere come saranno sistemati gli ultimi attori protagonisti ancora in corsa: Mario Oliverio, Laratta, Naccari, Carlizzi, Mario Maiolo.
Avanti popolo, alla riscossa: bandiera rossa trioferà!
E chi se ne frega se abbiamo in mente un progetto politico per la Calabria o solo una strategia per sistemare e collocare le persone giuste al posto giusto.
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