lunedì 30 giugno 2014

Falsi d'autore e figli d'arte

Se i Giovani Democratici copiano, incollano e millantano?
Non mi meraviglio affatto perché sono figli del loro tempo, di questo tempo, denso di cattivi maestri che hanno loro insegnato la via breve per fare carriera.
Si fa così anche a scuola e nei concorsi.
Fanno così anche molti accademici o aspiranti tali le cui pubblicazioni spesso sono le tesi di laurea dei loro discenti, studi, relaz...ioni ed elaborazioni di altri percorsi che si mutuano e si inglobano nei propri senza nemmeno citarne le fonti, con ciò commettendo almeno due gesti di arroganza: negare agli altri la primogeniture di un pensiero e confidare sull'ignoranza di chi legge.
Anche nel PD, che è figlio del suo tempo, sembra ci sia spazio solo per chi pratica il taglia e incolla.
Anche gli amministratori importano in Calabria statuti, consorzi, società miste, progetti di impianti di depurazioni e/o sistemi di costruzioni progettati per la piatta Emilia Romagna o per la bassa padana.
Del resto l'obiettivo da raggiungere, la sola comune tensione è quella di sistemarsi, trovare lavoro, raggiungere una posizione professionale e politica di potere dove poter gestire consenso.
Dove e come raggiungere tutto questo?
Semplicemente consumando il proprio fondo schiena nelle astanterie delle segreterie, nelle fondazioni e nelle redazioni di partito, nelle sale di attesa dei consigli, delle giunte, del Parlamento.
Così si impara il meccanismo e prima o poi, per familiarità, se ne diventa parte integrante.
Un po' come accadde ad un usciere di Tribunale che si ritrovò illustre giurista al quale la gente si rivolgeva riconoscendogli più saggezza, preparazione e capacità di "entratura" di un avvocato, perché si reputava (forse anche a ragione) più formativo di una laurea e di un praticantato, e più proficuo dell'esperienza professionale, salire e scendere per tutta la vita le scale della Procura.
Così anche nel PD, e non solo, per ottenere riconoscimenti e nomine e per scalare le vette del potere, non devi essere necessariamente presente nel territorio, non devi avere per forza una passione o un progetto politico per la tua terra, tanto meno un mestiere soprattutto se ti impegna troppo o ti rende libero di dire quello che pensi. In questi casi potresti addirittura essere considerata una persona inaffidabile, accuratamente da evitare, scartare. E se insisti vuol dire che sei da CSM, da non confondere con il Consiglio superiore della magistratura.
Una da ricovero coatto. E così mi considerò un amico e compagno, oltre che collega, qualche lustro fa, quando avendo conosciuto dove e come vivo, quanto e come lavoro, mi disse candidamente: " ma se tu il lavoro ce l'hai e pure la possibilità di gestire potere e di apparire, perché fai politica?"
Comunque, tornando a noi, titolo di prelazione per la carriera politica sono le qualità soggettive delle persone...non quelle di merito... ma essere figlia/o di.., moglie/marito di ..., amante di...., figlioccia/o di...aiuta molto, anzi direi che è dirimente.
Se invece non sei fra questi devi metterti in fila, aspettare il tuo turno, se mai ci sarà, e intanto fare il servo ventriloquo di un capo elettore, magari farti sponsorizzare da questi per entrare in un direttivo o in un-assemblea, stare nella scia di questi e sperare che prima o poi ti venga graziosamente concesso il loro posto al quale, si sa, restano avvinghiati fino all'esalazione dell'ultimo respiro.
L'importante è che, nel frattempo, tu non pensi, non parli, non appari e soprattutto, se proprio devi dire qualcosa, non devi dire nulla, nulla di nuovo. Meglio se copi ed incolli.
Ricordo un giovane democratico che appena eletto segretario di una provincia ringraziò tutti per l'inaspettata quanto gradita nomina e poi disse che avrebbe detto poche parole che gli uscivano dal cuore, perchè non si immaginava l'esito e non si era preparato il discorso. Ma le sue parole, quelle che lui diceva sgorgassero spontanee dal suo cuore e che commossero i tanti GD presenti che si sono spellati le mani ad applaudirlo, erano quelle di un celebre discorso di JFK.
Giovani statisti crescono a immagine e somiglianza dei loro capi: tappi dello stesso sughero.http://www.zoomsud.it/index.php/in-evidenza/70321-reggio-a-proposito-dell-imbroglio-via-taglia-e-incolla-dei-gd-del-pd.html

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